Caso Bibbiano, 24 le persone rinviate a giudizio per gli affidi illeciti. Il processo inizierà nelle prossime settimane.
BIBBIANO (REGGIO EMILIA) – Concluse le indagini sul ventisei persone per il caso Bibbiano. Di queste 24 sono state rinviato a giudizio.
Bibbiano, concluse le indagini su 26 persone
Nella giornata del 14 gennaio gli inquirenti hanno notificato a 26 persone l’avviso della conclusione delle indagini con 108 capi di imputazione contestati.
Il sindaco di Bibbiano tra gli indagati
Resta tra gli indagati il sindaco di Bibbiano, su cui pende l’accusa di abuso d’ufficio. Sul primo cittadino si era espressa la Cassazione facendo sapere che erano da considerarsi illegittimo l’arresto di Carletti. Per i giudici non c’erano i presupposti per poter procedere con l’obbligo di dimora nei confronti del sindaco.
La segnalazione partita da Forza Italia
Tre persone erano finite nel mirino della Procura di Reggio Emilia che aveva contestato il reato di abuso d’ufficio per le consulenze affidate alla psicologa Nadia Bolognini, ai primi di luglio, quando la donna era già finita ai domiciliari.
Le consulenze erano state segnalate da Forza Italia. Alcuni esponenti regionali del partito sono riusciti ad accedere agli atti per capire come una minore di Mirandola fosse finita nel centro di cura di Bibbiano.
“Il 3 luglio – hanno sottolineato i politici di FI citati da La Repubblica – l’Unione Comuni Modenesi Area Nord affidava a Nadia Bolognini un incarico mascherato per il tramite di una casa famiglia a 170 euro l’ora. Ben 35 in più alla moglie del dottor Claudio Foti rispetto alla tariffa del centro ‘La Cura’ di Bibbiano. La determinata è stata varata mentre la psicologa era agli arresti domiciliari“.
Le indagini
Le indagini sul caso Bibbiano non si fermano. Nelle scorse settimane erano emerse ulteriori intercettazioni al vaglio degli inquirenti. Gli interrogatori delle persone sono iscritte sul registro degli indagati sono andati avanti nel corso delle settimane. Da queste dichiarazioni gli inquirenti hanno tracciato un quadro sulla delicatissima vicenda.
Nella giornata del 20 agosto 2019 la Procura aveva inviato una notifica ad altre tre persone che devono difendersi dal reato di abuso d’ufficio.
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